“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore, chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano, chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista”
(S. Francesco D’Assisi).
Leggere, vuol dire attingere a contenuti che qualcuno ha scritto. Leggere un libro di arte bianca significa accrescimento, evoluzione personale, prendere possesso di nozioni, significati, metodi, spunti di riflessione. Quando acquistiamo un libro che ci incuriosisce, non vediamo l’ora di trovare il tempo per sfogliarlo e immergerci in ciò che ci consentirà di aprire la mente a nuovi e stimolanti avventure. Orizzonti culturali di cui probabilmente faremo tesoro.
Nonostante l’era digitale, un libro è da considerarsi un pezzo di storia scritta nero su bianco e per come la penso io, resta e resterà sempre un bene prezioso da consultare all’occorrenza e custodire gelosamente come raro pezzo da collezione in libreria. Nel tempo acquisterà valore proprio a ragione dell’evoluzione di colui che scrive e che comunque, via via si evolve per poter continuare a “sporcare” di inchiostro pagine immacolate che il lettore raccoglierà ancora come un ulteriore esperienza condivisa.
In merito all’argomento pane e pasta madre, sono state scritte pagine e pagine. Gli autori, alcuni famosi e altri meno, hanno impresso nero su bianco il frutto della loro esperienza. Lo scrittore artigiano è colui che operando direttamente e nel nostro caso, mettendo le mani in pasta, si racconta e racconta il suo sapere. Un tutor analogico che racconta la SUA visione, il SUO metodo, la SUA esperienza e capacità. Ci racconta una realtà?
Nell’arte e di conseguenza nell’arte bianca, non esiste una scienza esatta. Sarebbe limitante e poco serio da parte mia suggerirvi un libro o un altro. Credo che la cosa più sensata, sia esortarvi a possedere quanti più libri potete in merito a questo argomento poiché ogni autore rappresenterà per voi un tassello per accrescere la vostra cultura. In fondo un appassionato di “arte” è un collezionista. Egli non si accontenta. La sua collezione non conosce limiti perché sarebbe come rifiutare l’arte nella sua essenza.
La passione è mani, testa e cuore ed ecco che torniamo alla citazione di S. Francesco D’Assisi, pubblicata all’inizio di questo articolo.
Buona lettura!
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Ciao,
i link ai libri non sono leggibili e anche se copio/incollo su google non trova nulla.
Potresti rimetterli?
Io sarei interessata ai titoli.
Grazie!
Valeria